nelle popolazioni che praticano ancora oggi la circoncisione dei neonati maschi.La circoncisione praticata l’ottavo giorno
Il patriarca Abramo ricevette da Dio l’ordine di circoncidere ogni maschio “all’età di otto giorni”. Ecco in proposito le interessanti osservazioni del Dott. McMillen, autore del libro “Nessuna Malattia”. Lo scrittore apre un capitolo del suo libro, intitolato “La scienza in ritardo di quattromila anni”, riferendo di alcune ricerche pubblicate da vari studiosi fin dagli anni ’40 e ’50, da cui risulta che il cancro del collo dell’utero è estremamente raro nelle popolazioni che
praticano ancora oggi la circoncisione dei neonati maschi. Osservazioni analoghe erano state fatte fin dagli inizi del secolo dal Dott. Hiram Wineberg che, analizzando i registri dei pazienti dell’Ospedale Mount Sinai di New-York, notò che le donne ebree erano relativamente esenti da questa forma tanto comune di cancro (ricerca pubblicata nel 1919). I ricercatori erano quindi arrivati ad auspicare la circoncisione di tutti i neonati di sesso maschile, proprio l’ottavo giorno. Se la vitamina K (elemento importante per la coagulazione del sangue) non è prodotta nell’intestino del neonato che entro il quinto ed il settimo giorno, è chiaro che il primo giorno nel quale si possa praticare senza pericolo la circoncisione sia l’ottavo giorno, proprio quello prescritto da Dio… (Testimonianza di un uomo riguardo la circoncisione:quando
Comunque è vero che la circoncisione fa in modo che molte
malattie non si trasmettano da uomo a donna e che molti germi non
rimangano attaccati ai genitali maschili. Io sono stato circonciso
nonostante non sia ebreo. Il mio medico curante mi ha detto
sempre che l’igiene di una persona circoncisa è mille volte meglio
di quella di una persona che non lo è. Sono anche andato da un
andrologo e all’ospedale per chiedere in merito e tutti i medici interpellati mi hanno risposto la medesima cosa, ovvero che chi è circonciso è più pulito degli altri.)