UN CRISTIANO/A,NON PUO’ PRATICARE LO YOGA.LO YOGA E LA FEDE CRISTIANA SI ESCLUDONO A VICENDA.

UN CRISTIANO/A,NON PUO’ PRATICARE LO YOGA.LO YOGA E LA FEDE CRISTIANA SI ESCLUDONO A VICENDA.
Come già detto, nello yoga ultimamente sono accettate le forze dell’anima cosmica induista del Brahman. Né può essere diversamente, perché gli yogi vivono nella tradizione induista. Credono da una parte in se stessi come Dio e dall’altra hanno ancora diverse divinità personali come Krishna, Shiva.
Gli allievi yoga devono mettersi in comunicazione con queste divinità e sono inevitabilmente indotti ad accettarle. Questo però significa che c’è una relazione con un essere demoniaco, perché l’apostolo Paolo, quando parla dei sacrifici pagani, afferma: “I pagani offrono sacrifici a entità demoniache e non a Dio” (1 Corinzi 10:20).

Colui che coltiva intensamente lo yoga finirà – a causa del mondo occulto che si cela dietro la pratica dello yoga – inevitabilmente e spesso inconsciamente sotto l’influenza di Satana. Attraverso l’influsso delle forze dell’universo che non sono altro che forze di dèi pagani, l’uomo si espone al pericolo di cadere sotto la potenza degli inferi, anche se crede di praticare dello “yoga cristiano”. E finalmente l’allievo yoga passa dal regno di Gesù, il regno della luce, al regno delle tenebre, cosa che si percepisce per lo più quando è troppo tardi. Questo passaggio, così decisivo per l’eternità, dal regno di Gesù al regno del demonio, si realizzerà a causa della sorgente spirituale dello yoga.

Il fatto che nello yoga si tratta di forze soprannaturali è dimostrato dai mantra, dei quali abbiamo parlato. La meditazione trascendentale del Maharishi Mahesh Yogi, che è largamente diffusa, agisce principalmente con questi mantra. Il Maharishi dice ai suoi allievi che i suoi mantra sono di origine indù, però non dice loro nulla sulle potenze, cioè sulle divinità induiste che si identificano in queste forze. Negli scritti dei suoi adepti si afferma il contrario, cioè che in questi mantra si tratta soltanto di “vibrazioni fisiche”. Queste dichiarazioni servono a velare la realtà. In questo modo una tecnica magica religiosa di origine pagana viene interpretata come una “scienza della intelligenza creatrice”. Il principiante non percepisce che l’accettazione in questa comunità equivale ad aver fede nella tradizione induista.

Ernesto Gogler, un indiologo di Basilea, nel settembre 1974 ha scritto sul “Kirchenboten” un articolo nel quale faceva le seguenti osservazioni sui mantra: “L’occultamento dei mantra davanti al pubblico e ai principianti e il nascondere le potenze che stanno dietro ad essi, confermano il fatto che i mantra non possono essere paragonati alla preghiera o alla meditazione in senso biblico. I mantra sono sillabe magiche o formule occulte.”

Che le pratiche di yoga sin dall’inizio nell’India antica siano miste a magia e forze occulte, appare chiaramente quando si sente che i manuali tradizionali di yoga promettono all’allievo forze soprannaturali (Siddhis), durante il progresso in questo cammino.

Mircea Eliade, il grande conoscitore di yoga, scrive: “Uno yogi in India ha sempre avuto la fama di essere un Mahasiddha, come un possessore di forze occulte, un mago.” Tra queste capacità vi sono: “La forza di raggiungere qualsiasi oggetto da qualsiasi distanza, la volontà irresistibile del dominio sugli elementi e il compimento dei desideri” (citazione secondo Eliade: Yoga, pag. 97).

Mediante queste capacità gli yogi fanno i cosiddetti miracoli. Nel settembre del 1974 la stampa dette notizia che a Colonia uno yogi aveva camminato a piedi nudi su carboni ardenti a mille gradi e che i suoi adepti lo avevano seguito senza che i loro piedi si bruciassero. Un altro yogi aveva fermato completamente il suo cuore per otto secondi.

Ma se le potenze alle quali gli adepti dello yoga alla fine si aprono sono potenze oscure, allora esse non potranno mai portare una soluzione, la liberazione e l’armonia, come viene invece affermato in questa dottrina. Satana è il distruttore di ogni felicità, di ogni gioia e armonia, di ogni bene; è lui che sta dietro tutti gli idoli e gli dei, ed è anche lui che sta dietro le dottrine induiste. Egli vuole mettere l’uomo sotto il suo potere per condurlo alla perdizione. Di conseguenza se uno è un cristiano fedele non può far altro che combattere con Gesù contro l’occultismo e il demonio che si presenta nello yoga.

Gesù Cristo è venuto per distruggere le opere delle tenebre e di satana (1 Giovanni 3:8). Egli è il Signore e il Vincitore su Satana e su tutti i demoni, sulle autorità e sui dominatori di questo mondo di tenebre e sugli spiriti del male che sono sotto il cielo (Efesini 6:12).

È dunque manifesto e chiaro che non può esistere una forma cristiana di yoga. È sconcertante che nei paesi occidentali molti usano lo yoga sotto vesti cristiane, per esempio, mettono parole cristiane e orazioni come il Padre Nostro al posto dei mantra. Ci sono perfino teologi che favoriscono questi esercizi e invitano gruppi cristiani a simili pratiche: sarebbe il cammino per ravvivare una vita di preghiera esangue! Lo yoga sarebbe una via che si potrebbe usare per la meta cristiana.

Una cosa è chiara: lo yoga e la fede cristiana si escludono a vicenda – non soltanto per il fondamento, il cammino e la meta, ma anche per il Cristo vivente con la Sua chiamata a seguirlo fino alla meta, e tutta la Parola di Dio, sono contrari alla dottrina, al cammino e alla finalità dello yoga induista.

A parte il pericolo principale che deriva da questa origine demoniaca, la dottrina dell’autoredenzione è già completamente contraria alla fede cristiana. L’uomo è peccatore e non ha assolutamente alcun potere per redimersi attraverso esercizi fisici e spirituali con i quali pensa di elevarsi sempre più in alto fino a diventare un uomo-dio.

Chi appartiene alla verità si rende intimamente conto di non essere è imprigionato nel proprio io originariamente buono, ma di vivere nella prigione del proprio peccato, e quindi di Satana, a causa della sua natura imperfetta. E proprio da questa prigione deve essere liberato. Il cristiano non cercherà mai di scoprire il suo “io divino” per raggiungere la redenzione, perché conosce già il suo proprio essere incline al male (Genesi 8:21). Egli conosce la realtà del peccato e della colpa e ha bisogno di un Redentore. L’unico Redentore è Gesù Cristo.

Gesù si è fatto uomo ed è morto per noi sulla croce per redimerci dal nostro io decaduto e sede di ogni male, dell’egoismo, della superbia e di ogni brama illecita. Per il Suo Sangue versato e il Suo atto redentore, secondo la parola “Tutto è compiuto!”, Satana e il peccato sono stati vinti. In questa fede, quando il nostro uomo vecchio, quello naturale, è dato alla morte in Cristo, risorge l’uomo nuovo, l’io redento.

Soltanto Gesù, il Figlio di Dio, ha il potere di creare questo in noi. Per un vero cristiano Gesù è il grande protagonista della sua vita. Vive con Lui e segue Lui, fino alla meta per essere per sempre con Lui nel Suo Regno.

Chi realmente ama Gesù, l’Agnello di Dio, come il suo Redentore, chi ha una relazione personale con Lui, non farà esercizi dietro ai quali stanno dottrine occulte e formule magiche. Non si rivolgerà mai a forze sconosciute del cosmo e a divinità straniere, a esercizi yoga per imparare l’arte di svuotare la sua mente, perché i suoi pensieri sono rivolti a Gesù Cristo e nel silenzio si occupano di Lui e della Parola di Dio. Il cristiano non ha bisogno di esercitarsi nello yoga per escludere tutte le funzioni della sua anima, perché la sua anima vuole invece essere viva e amare Gesù, e con Lui gli uomini e tutte le creature di Dio, amando però Gesù al disopra di tutto.

E chi pensa di dover liberare il divino imprigionato in sé aprendo l’anima a tutte le forze che vengono dal basso, diventerà in questo modo prigioniero del peccato. Ecco perché un cristiano che agisce in tal modo deve riconoscere la sua colpa quando arriva sotto l’influenza di questi poteri. Per quanto riguarda lo yoga, un cristiano oggi deve scegliere fra Cristo e Beliar, perché la possibilità di unire yoga e fede cristiana non esiste.

Lo stesso vale per lo Zen, la dottrina corrispondente giapponese che viene dal buddismo e si diffonde molto nell’occidente. Questa mistura è una forma di sincretismo. La Sacra Scrittura ci mostra innumerevoli esempi nei quali Dio ha punito il popolo dell’Antico Testamento con castighi durissimi quando questo ha voluto unire il Dio vivente con gli idoli, cioè con i demoni delle altre religioni. Era soprattutto questo il suo peccato, e non la mera idolatria.

Non ci si può in nessun modo scusare portando a favore dello yoga per esempio questo argomento: un Dio giusto non può escludere dalla salvezza eterna un buddista, un indù o un credente di altre religioni che cercano con sincerità di salvarsi, e quindi si può andare anche su questa “altra via”. Lo sbaglio di questo argomento è il seguente: è vero che la grazia di Dio non ha limiti, ma c’è una differenza capitale tra coloro che hanno ricevuto la rivelazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo, e coloro che non l’hanno ancora udita. Per noi cristiani vale questo: “E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12).

Per i cristiani lo yoga è una via di apostasia che conduce alla perdizione. Per i pagani può forse essere dapprima una via falsa che il Signore può far deviare nella via vera della sua conoscenza.

La nostra redenzione è stata pagata a caro prezzo. Perciò, ogni volta che pensiamo di poter seguire, accanto a Gesù, altri dei e idoli pagani, Dio chiama noi, il Suo popolo del Nuovo Patto, redento dal sacrificio di Gesù e dal prezioso Sangue dell’Agnello di Dio: “Fino a quando zoppicherete da due parti?”

Per concludere: lo yoga non è soltanto un affare personale di vita religiosa dell’individuo, ma, come proclamato da Maharishi Mahesh Yogi, è un piano di portata mondiale: offrire la “salvezza” e la “fortuna” al mondo. La pratica dello yoga oggi mostra già i segni che questa dottrina sfocerà nella chiesa mondiale unitaria, separata da Dio, che attualmente si cerca di realizzare. Già si vedono i primi segni di questa sedicente fratellanza mondiale, religione mondiale della chiesa unitaria anticristiana, nella quale si uniscono tutte le religioni per creare la nuova cittadinanza mondiale.

Dinanzi alle grandi seduzioni della nostra epoca, l’inizio degli ultimi tempi, Gesù ci chiama: “Venite a Me, Io sono la Via, la Verità e la Vita. Chi crede in Me ha la vita eterna!”

Sì, soltanto in Lui ci sarà data la vera salvezza e la redenzione dal peccato, causa della nostra infelicità e perdizione. Un giorno Egli ci aspetterà nella gloria celeste, quando saremo trasfigurati e trasformati a Sua immagine. In quel giorno ci inviterà ad abitare eternamente nel Suo Regno.
Solo Gesù ha un piano mondiale, unico, eternamente valido. Nel Suo piano di salvezza sono inclusi non soltanto la perfezione del singolo, ma anche il rinnovamento del mondo che Egli ha creato e redento con il Suo sacrificio, e che mediante giudizio e grazia condurrà alla nuova creazione.

Però chiunque abbandona il Cristo e si rivolge ad un’altra redenzione che viene dal basso, dalle profondità dello yoga, andrà incontro alla perdizione. Sì, “quanti ti abbandonano resteranno confusi… perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore” (Geremia 17:13).

A coloro che abbandonano questa sorgente Gesù, il Signore e Salvatore vivente, dice: “Vieni a Me, rifiuta le potenze che vengono dal basso, prendi nella fede la forza del Mio Sangue, il Sangue dell’Agnello.” In esso è presente la potenza liberatrice e vittoriosa che rompe le catene di Satana e dei suoi demoni. Essi sono vinti da Gesù Cristo che è il Signore e il Padrone.

Tuttavia, dopo il rifiuto di queste forze e dopo l’invocazione del nome vittorioso di Gesù, è necessario intraprendere una battaglia della fede perché ci saranno senz’altro delle tentazioni “ritardate”. La miglior cosa è di fare questo passo con l’aiuto di altri: un uomo di Dio o un gruppo di credenti che ci saranno d’appoggio nella preghiera. È necessario di attenersi costantemente a questa certezza: La vittoria è sicura, perché Uno solo ha la potenza, Gesù Cristo, il Signore risorto e vittorioso, davanti al quale tutte le forze avverse devono cedere! Nota sul Tantra Yoga: Il tantra-yoga ha come scopo sempre quello di portare l’uomo a congiungersi con Brahman per sperimentare la beatitudine, ma la sua caratteristica è che questo scopo lo si raggiungerebbe facendo uso – tra le altre cose – di bevande inebrianti e pratiche sessuali. Questo tipo di yoga tantrico piace a molti, per ovvi motivi, e si sta diffondendo in Occidente. Non c’è da meravigliarsene, infatti l’apostolo disse che negli ultimi giorni gli uomini “saranno amanti del piacere anziché di Dio” (2 Tim. 3:4). Nel caso del tantra-yoga poi viene persino asserito che questo piacere sensuale conduce alla salvezza: “I testi tantrici ripetono sovente un adagio; gli stessi atti che fanno bruciare taluni uomini nell’inferno per milioni di anni, conquistano allo yogin la salute eterna”! (Mircea Eliade, Tecniche dello Yoga, Torino 1952, pag. 192). È veramente triste e sconcertante constatare come il maligno è riuscito a persuadere alcuni che degli atti sessuali possano portare l’uomo alla salvezza (si tenga anche presente che secondo i testi tantrici gli atti sessuali l’uomo è incoraggiato a compierli con una donna che non sia sua moglie). È superfluo dire che anche questo tipo di yoga va rifiutato come gli altri.

http://scritticristiani.altervista.org/yoga.html

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