CHI SCAVA UNA FOSSA VI CADRÀ DENTRO.Ecclesiaste 10:8a. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole, come era ieri così è oggi.

CHI SCAVA UNA FOSSA VI CADRÀ DENTRO.Ecclesiaste 10:8a. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole, come era ieri così è oggi. Se leggiamo la Scrittura, possiamo vedere come i “politici” di allora ordirono una congiura contro Daniele, e Daniele fu buttato nella fossa dei leoni. Ma vediamo anche, coloro che scavarono la fossa che fine fanno. Daniele fu liberato dalla fossa illeso, e al suo posto, furono buttati nella fossa coloro che avevano scavato la fossa per Daniele, e furono buttati nella fossa non solo loro, ma anche le loro mogli e i loro figli, e furono sbranati dai leoni. Così nella SCRITTURA, NEL LIBRO DI ESTER, possiamo vedere la fine di Haman, che eresse una forca per Mardocheo, ma a quella forca venne impiccato lui. CHI SCAVA UNA FOSSA VI CADRÀ DENTRO. LEGGETE QUESTI AVVENIMENTI BIBLICI, SONO UN GRANDE INSEGNAMENTO PER NOI, E CI SONO ANCHE DI BENEDIZIONE E DI CONSOLAZIONE. Gesù ci benedica.Leggete tutto il Libro di Ester, è bellissimo, vedrete come il Signore libera il suo popolo, da chi vuole fargli del male senza ragione alcuna. NON SI FA DEL MALE A CHI VIVE IN PACE CON TE, ANZI NOI CRISTIANI NON DOBBIAMO ORDIRE CONGIURE, MA RIMETTERCI NELLE MANI DI DIO, E LUI CI FARÀ GIUSTIZIA Daniele 6:1 Parve bene a Dario di affidare l’amministrazione del suo regno a centoventi satrapi distribuiti in tutte le province del regno. 2 Sopra di loro nominò tre capi, uno dei quali era Daniele, perché i satrapi rendessero conto a loro e il re non dovesse soffrire alcun danno. 3 Questo Daniele si distingueva tra i capi e i satrapi, perché c’era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra tutto il suo regno.
4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un’occasione per accusare Daniele circa l’amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c’era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. 5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio». 6 Allora capi e satrapi vennero tumultuosamente presso il re e gli dissero: «Vivi in eterno, o re Dario! 7 Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati perché il re promulghi un decreto e imponga un severo divieto: chiunque, per un periodo di trenta giorni, rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 8 Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché sia immutabile conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile».
9 Il re Dario quindi firmò il decreto e il divieto.
10 Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima. 11 Allora quegli uomini accorsero in fretta e trovarono Daniele che pregava e invocava il suo Dio. 12 Poi si recarono dal re e gli ricordarono il divieto reale: «Non hai tu decretato che chiunque per un periodo di trenta giorni farà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?» Il re rispose e disse: «Così ho stabilito secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile». 13 Allora quelli ripresero la parola e dissero al re: «Daniele, uno dei deportati dalla Giudea, non tiene in nessun conto né te, né il divieto che tu hai firmato, o re, ma prega il suo Dio tre volte al giorno».
14 Udito questo, il re ne fu molto addolorato; si mise in animo di liberare Daniele e fino al tramonto del sole fece di tutto per salvarlo. 15 Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che la legge dei Medi e dei Persiani vuole che nessun divieto o decreto promulgato dal re venga mutato». 16 Allora il re ordinò che Daniele fosse preso e gettato nella fossa dei leoni. E il re parlò a Daniele e gli disse: «Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, sarà lui a liberarti». 17 Poi fu portata una pietra e fu messa sull’apertura della fossa; il re la sigillò con il suo anello e con l’anello dei suoi grandi, perché nulla fosse mutato riguardo a Daniele.
18 Allora il re ritornò al suo palazzo e digiunò tutta la notte; non fece venire nessuna delle concubine e non riuscì a dormire. 19 La mattina il re si alzò molto presto, appena fu giorno, e si recò in fretta alla fossa dei leoni. 20 Quando fu vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce angosciata e gli disse: «Daniele, servo del Dio vivente! Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, ha potuto liberarti dai leoni?» 21 Daniele rispose al re: «Vivi per sempre, o re! 22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male perché sono stato trovato innocente davanti a lui; e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male». 23 Allora il re fu molto contento e ordinò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa; Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui nessuna ferita, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio. 24 Per ordine del re, gli uomini che avevano accusato Daniele furono presi e gettati nella fossa dei leoni con i loro figli e le loro mogli. Non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che i leoni si lanciarono su di loro e stritolarono tutte le loro ossa.
25 Allora il re Dario scrisse alle genti di ogni popolo, nazione e lingua che abitavano su tutta la terra: «Pace e prosperità vi siano date in abbondanza! 26 Io decreto che in tutto il territorio del mio regno si tema e si rispetti il Dio di Daniele, perché è il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. 27 Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra. È lui che ha liberato Daniele dalle zampe dei leoni».
28 Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano.
Ester 5:1 Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all’appartamento del re. Il re era seduto sul trono reale nella reggia, di fronte all’entrata. 2 E quando il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, lei si guadagnò la sua grazia; il re stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano; ed Ester si avvicinò, e toccò la punta dello scettro. 3 Allora il re le disse: «Che hai, regina Ester? Che cosa domandi? Se anche chiedessi la metà del regno, ti sarà data». 4 Ester rispose: «Se così piace al re, venga oggi il re con Aman al convito che ho preparato per lui». 5 Il re disse: «Fate venire subito Aman, per fare ciò che Ester ha detto».
Così il re e Aman andarono al convito che Ester aveva preparato. 6 Mentre bevevano il vino il re disse a Ester: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai». 7 Ester rispose: «Ecco la mia richiesta, ecco quel che desidero: 8 se ho trovato grazia agli occhi del re, e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Aman anche domani al convito che io preparerò per loro, e farò come il re ha detto».
Aman cerca di far morire Mardocheo
9 Aman uscì, quel giorno, tutto allegro e con il cuore contento; ma quando vide, alla porta del re, Mardocheo che non si alzava né si moveva per lui, fu pieno d’ira contro Mardocheo. 10 Tuttavia Aman si contenne, se ne andò a casa e mandò a chiamare i suoi amici e Zeres, sua moglie. 11 Aman parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di tutto quello che il re aveva fatto per renderlo grande e di come l’aveva innalzato al di sopra dei prìncipi e dei servitori del re. 12 E aggiunse: «Anche la regina Ester non ha fatto venire con il re altri che me al convito che ha dato; e anche per domani sono invitato da lei con il re. 13 Ma tutto questo non mi soddisfa, finché vedrò quel Giudeo Mardocheo sedere alla porta del re». 14 Allora Zeres, sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari una forca alta cinquanta cubiti; e domattina di’ al re che vi si impicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito con il re». La cosa piacque ad Aman, che fece preparare la forca.
6:1 Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. 2 Vi si trovò scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigtana e Teres, i due eunuchi del re, guardiani dell’ingresso, i quali avevano cercato di attentare alla vita del re Assuero. 3 Allora il re chiese: «Quale onore e quale distinzione si sono dati a Mardocheo per questo?» Quelli che servivano il re risposero: «Non si è fatto nulla per lui». 4 Il re disse: «Chi c’è nel cortile?» C’era Aman che era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare impiccare Mardocheo alla forca che egli aveva preparata per lui. 5 I servitori del re gli risposero: «Ecco, c’è Aman nel cortile». E il re disse: «Fatelo entrare».
6 Aman entrò e il re gli chiese: «Che si deve fare a un uomo che il re vuole onorare?» Aman disse in cuor suo: «Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?» 7 E Aman rispose al re: «Per l’uomo che il re vuole onorare 8 si prenda la veste reale che il re suole indossare, e il cavallo che il re suole cavalcare, e sulla cui testa è posta una corona reale; 9 si consegni la veste e il cavallo a uno dei prìncipi più nobili del re; si faccia indossare quella veste all’uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della città, e si gridi davanti a lui: “Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!”» 10 Allora il re disse ad Aman: «Fa’ presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa’ a quel modo a Mardocheo, a quel Giudeo che siede alla porta del re; e non tralasciare nulla di quello che hai detto». 11 Aman prese la veste e il cavallo, fece indossare la veste a Mardocheo, gli fece percorrere a cavallo le vie della città, e gridava davanti a lui: «Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!»
12 Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Aman si affrettò ad andare a casa sua, tutto addolorato e con il capo coperto. 13 Aman raccontò a Zeres sua moglie e a tutti i suoi amici tutto quello che gli era accaduto. I suoi saggi e Zeres sua moglie gli dissero: «Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere è della razza dei Giudei, tu non potrai resistergli. Soccomberai davanti a lui». 14 Mentre essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Aman al convito che Ester aveva preparato.
7:1 Il re e Aman andarono dunque al convito con la regina Ester. 2 Anche in questo secondo giorno il re disse a Ester, mentre bevevano il vino durante il convito: «Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai». 3 Allora la regina Ester rispose: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. 4 Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, non avrei parlato; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte».
5 Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: «Chi è, e dov’è colui che ha tanta presunzione da far questo?» 6 Ester rispose: «L’avversario, il nemico, è quel malvagio di Aman». Allora Aman fu colto da terrore in presenza del re e della regina. 7 Il re tutto adirato si alzò, e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo; ma Aman rimase per implorare la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che nel suo cuore il re aveva deciso la sua rovina.
8 Poi il re tornò dal giardino del palazzo nel luogo dove bevevano il vino. Intanto Aman si era gettato sul divano sul quale si trovava Ester; e il re esclamò: «Vuole addirittura far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?» L’ordine uscì dalla bocca del re, e coprirono la faccia ad Aman; 9 Carbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: «Ecco, è perfino rizzata in casa di Aman, la forca alta cinquanta cubiti che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re». E il re disse: «Impiccateci lui!» 10 Così Aman fu impiccato alla forca che egli aveva preparata per Mardocheo, e l’ira del re si calmò.
CHI SCAVA UNA FOSSA VI CADRÀ DENTRO.Ecclesiaste 10:8a. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole, come era ieri così è oggi.ultima modifica: 2021-02-05T09:30:22+01:00da losermanu
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in Attualita', cristianesimo e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.