Un Vangelo senza la Trinità è come una piramide costruita sopra il suo apice.Un Vangelo senza la Trinità è una corda fragile

 

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che non può reggere.Un Vangelo senza la Trinità!Allora,davvero, Satana può abbatterlo.E ora,cari fratelli,penso di aver risolto la questione della personalità dello Spirito Santo;permettetemi ora,ancor più seriamente,di convincervi dell’assoluta necessità di essere ben fondati nella dottrina della Trinità.Conoscevo un uomo che ora è un buon ministro di Gesù Cristo, ma credo che all’inizio gli capitò di cadere nell’eresia; egli cominciò a dubitare della gloriosa divinità del nostro benedetto Signore, e per anni predicò la dottrina eretica, fino al giorno che gli accadde di ascoltare un vecchio ministro molto eccentrico che predicava sul testo: “Là il Signore sta per noi in tutta la sua maestà, in luogo di torrenti e larghi fiumi dove non giunge nave da remi, dove non passa potente vascello… I tuoi cordami, nemico, si sono allentati, non tengono più fermo in piedi l’albero, e non spiegano più le vele.” (Isaia 33:21,23) “Ora,” dice l’anziano servo di Dio, “tu abbandoni la Trinità e perdi il tuo equipaggiamento; non potrai rafforzare il tuo pennone. Una volta abbandonata la dottrina delle tre Persone, l’attrezzatura è perduta, e l’albero maestro, che dovrebbe essere un supporto al vascello, è sgangherato e traballante.” Un Vangelo senza la Trinità! È una piramide costruita sopra il suo apice. Un Vangelo senza la Trinità è una corda fragile che non può reggere. Un Vangelo senza la Trinità! Allora, davvero, Satana può abbatterlo. Ma datemi un Vangelo con la Trinità e le potenze dell’Inferno non potranno prevalere contro di esso; nessun essere umano potrà abbatterlo, nello stesso modo in cui una bolla potrebbe spaccare una roccia, o una piuma rompere a metà una montagna.

 

Afferrate il concetto delle tre Persone, e avrete l’essenza dell’intera Divinità. Solo se sapete che il Padre, e il Figlio e lo Spirito Santo sono Uno, tutte le cose vi appariranno chiare. È la chiave d’oro dei segreti della natura; è la via d’uscita nel labirinto del mistero, e colui che la comprende capirà rapidamente ciò che i mortali non conosceranno mai. II. Ora, come secondo punto, parliamo dell’OPERA CONGIUNTA delle tre Persone nella realizzazione della nostra salvezza. Guardate attentamente il testo, e vi troverete menzionate tutte e tre le Persone. “Io,” – cioè il Figlio – “pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore.” Vi sono menzionate le tre Persone e tutte fanno qualcosa per la nostra salvezza. “Io pregherò,” dice il Figlio. “Io manderò,” dice il Padre. “Io conforterò,” dice lo Spirito Santo. Ora, parliamo un attimo di questo tema meraviglioso: l’unità delle Tre Persone, in relazione al grande proponimento della salvezza degli eletti.

 

 

Quando Dio creò l’uomo, disse: “Facciamo l’uomo,” non faccio, ma “facciamo l’uomo a nostra immagine.” Gli Esseri divini si dissero l’un l’altro: “Diventiamo insieme il Creatore dell’uomo.” Così, quando nelle età passate immerse nell’eternità, decisero: “Salviamo l’uomo”, non fu il Padre che diceva: “Salvo l’uomo,” ma le tre Persone congiuntamente dissero di pari consentimento: “Salviamo l’uomo.” Questa è per me una sorta di dolce conforto, pensare che non è solo una Persona della Trinità ad essere impegnata nella mia salvezza; non è semplicemente una Persona della Divinità che ha promesso di redimermi, ma è un glorioso Trio Divino, e i tre dichiarano insieme: “Noi salveremo l’uomo.” Ora fate attenzione, poiché ogni Persona è presentata come se svolgesse un compito separato. “Io pregherò,” dice il Figlio – cioè intercessione. “Io manderò,” dice il Padre – cioè donazione. “Io conforterò,” dice lo Spirito Santo – cioè influenza soprannaturale. Oh! se fosse possibile per noi vedere le tre Persone della Divinità, vedremmo una di loro stare davanti al trono con le mani giunte gridando giorno e notte: “Oh Signore, quanto tempo?” Vedremmo uno cinto dell’Urim e Tummin, pietre preziose, sulle quali sono scritti i nomi delle tribù d’Israele; la vedremmo gridare al Padre: “Non dimenticare le Tue promesse, non dimenticare il Tuo patto.” L’ascolteremmo menzionare i nostri dolori, e presentare le nostre afflizioni a nostro vantaggio, perché è il nostro intercessore. E potremmo guardare il Padre e non vedremmo in Lui uno spettatore distratto e indolente riguardo all’intercessione del Figlio, ma lo vedremmo ascoltare, con orecchio attento, ogni parola di Gesù, accordando ogni richiesta.

 

Ma dov’è lo Spirito Santo nel frattempo? Sta lì inoperoso? Oh no! Egli sta aleggiando sulla terra, e quando vede un’anima affaticata dice: “Vieni a Gesù, Lui ti darà riposo.” Quando vede degli occhi bagnati di lacrime, Egli le asciuga, e invita il disperato a cercare conforto nella Croce. Quando vede il credente nella tempesta, prende il timone della sua anima e pronuncia parole di consolazione; soccorre il cuore rotto, e sana le ferite; e sempre, nella Sua missione di misericordia, vola intorno al mondo, essendo presente ovunque. Guardate come le tre Persone lavorano insieme.

 

 

Allora non dite: “Io sono grato al Figlio,” – così dovreste essere, ma Dio Figlio non salva più di Dio Padre. Non pensare che Dio Padre sia un gran tiranno, e che Dio Figlio abbia dovuto morire per renderlo misericordioso. Non era per fa sì che l’amore del Padre fluisse verso il Suo popolo. Oh no. L’uno ama tanto quanto l’altro; i Tre sono uniti nel grande proponimento di salvare gli eletti dalla dannazione. Notate però un altro particolare del nostro testo, in cui viene mostrata la benedetta unione dei Tre – una Persona promette all’altra. Il Figlio dice: “Io pregherò il Padre.” “Molto bene” – possono aver detto i discepoli – “Ti crediamo.” “Ed Egli manderà a voi …

 

 

” Qui vedete che è il Figlio a firmare un assegno a nome del Padre. “Egli vi manderà un altro Consolatore.” Questo è un assegno firmato a nome dello Spirito Santo. “Ed Egli abiterà con voi per sempre.” Una persona parla per l’altra; e come potrebbero farlo se ci fosse un qualche disaccordo fra di loro? Se una desiderasse salvare, mentre l’altra no, non potrebbero fare promesse in nome dell’altro. Al contrario, qualunque cosa dica il Figlio, Il Padre ascolta; qualsiasi cosa prometta il Padre, lo Spirito Santo la attua, e qualunque cosa lo Spirito Santo infonda nell’anima, quella Dio Padre adempirà. Così le tre Persone fanno promesse l’una a nome dall’altra. In pratica, c’è un assegno con tre firme, tre nomi: Padre, Figlio e Spirito Santo. Per mezzo di tre immutabili “cose”, così come da due, il Cristiano è al sicuro lontano dalla morte e dall’inferno. Una Trinità che dà sicurezza, perché è una Trinità divina. ( Charles Spurgeon)

 

Un Vangelo senza la Trinità è come una piramide costruita sopra il suo apice.Un Vangelo senza la Trinità è una corda fragileultima modifica: 2011-09-18T12:16:49+02:00da losermanu
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