LA MADONNA MORI’ DI MORTE NATURALE.D’ALTRONDE CARNE E SANGUE NON POSSONO EREDITARE IL REGNO DI DIO.

ARCHIVIO LA REPUBBLICA DAL 1984 ‘LA MADONNA MORI’ DI MORTE NATURALE’.Repubblica — 26 giugno 1997.
MARIA LA MADRE DI GESU’,LA MADONNA MORI’ DI MORTE NATURALE. WOJTYLA,IL PAPA GIOVANNI PAOLO II,VA A SCARDINARE UNA DELLE PIÙ PROFONDE CREDENZE MARIANE.WOJTYLA DICE,SE COSÌ NON FOSSE STATO, COME AVREBBE POTUTO LA NOTIZIA RESTARE NASCOSTA AI CONTEMPORANEI E NON GIUNGERE, IN QUALCHE MODO, FINO A NOI?”. CON QUESTO INTERROGATIVO, IL ‘CURIOSO’ WOJTYLA METTE DUNQUE LA PAROLA FINE AD UNA CREDENZA MARIANA PIUTTOSTO CONTROVERSA, SENZA TEMERE DI ANDARE A SCONTRARSI CON UNA CORRENTE TEOLOGICA CHE DA SECOLI AVALLA QUELLA CREDENZA CHE MARIA DI NAZARETH NON SIA MORTA DI MORTE NATURALE.
MARIA E’ MORTA,NON PUO’ FARE NIENTE PER TE.PERCHE’ SOLO GESU’ E’ MORTO E RISORTO PER DARTI VITA ETERNA E SOLO IL SUO SANGUE PUO’ LIBERARTI DAI TUOI PECCATI.INVOCA GESU’,CHIEDIGLI DI FARTI NASCERE DI NUOVO E RICEVERAI VITA ETERNA.DIO TI BENEDICA.

ARCHIVIO LA REPUBBLICA DAL 1984 ‘LA MADONNA MORI’ DI MORTE NATURALE’
Repubblica — 26 giugno 1997 pagina 19 sezione: MONDO

CITTA’ DEL VATICANO – Ma come morì la Madonna? “Morì per morte naturale”, risponde papa Giovanni Paolo II, parlando ieri all’ udienza generale del mercoledì: “Dal momento che Cristo è morto, sarebbe impossibile immaginare che la Madre abbia concluso la sua vita terrena in modo diverso dal Figlio”. Una risposta apparentemente ovvia e scontata. Una risposta, però, destinata a ‘correggere’ una verità di fede che da anni alberga nella Chiesa cattolica, secondo la quale la Madonna non morì, ma sarebbe ascesa al cielo “col corpo e con l’ anima”. Wojtyla, invece, con una buona dose di coraggio con quella frasetta (“la Madonna morì come tutte le creature”), va a scardinare una delle più profonde credenze mariane sopravvissute allo stesso rinnovamento conciliare: nella Lumen gentium, uno dei più importanti documenti del Concilio Vaticano II dedicato alla madre di Cristo, non si parla infatti di morte della Madonna, ma solo di “assunzione alla celeste gloria in corpo e anima” di Maria, secondo quanto papa Pio XII sancì col dogma dell’ Assunzione agli inizi degli Anni ’50. Verità di fede che cozza in qualche modo con gli insegnamenti dei Padri della Chiesa, secondo i quali, ricorda Wojtyla, la Madonna, prima di essere assunta in cielo, finì i suoi giorni terreni come tutti gli uomini, andando cioè incontro alla morte. Anche se i Vangeli non ne parlano, nulla vieta di immaginare, per il Papa, che anche la Vergine abbia “sperimentato nella sua carne il dramma della morte, proprio come suo Figlio Gesù”.
Il silenzio dei testi evangelici, secondo Wojtyla, “induce a supporre che essa (la morte della Madonna) sia avvenuta normalmente, senza alcun particolare degno di menzione. Se così non fosse stato, come avrebbe potuto la notizia restare nascosta ai contemporanei e non giungere, in qualche modo, fino a noi?”. Con questo interrogativo, il ‘curioso’ Wojtyla mette dunque la parola fine ad una credenza mariana piuttosto controversa, senza temere di andare a scontrarsi con una corrente teologica che da secoli avalla quella credenza, preferendo parlare non di morte fisica della Madonna, ma semplicemente di “dormizione”. Espressione, quest’ ultima, estrapolata in qualche modo dalla tradizione cristiana orientale che preferisce equiparare la morte della Vergine a un sonno. Tuttavia, spiega Giovanni Paolo II alle migliaia di fedeli presenti come di consueto all’ udienza generale, la convinzione che Maria di Nazareth non sia morta è una “opinione sconosciuta fino al XVII secolo, mentre in realtà esiste una tradizione comune che vede nella morte di Maria la sua introduzione alla gloria celeste”. A sostegno della sua tesi, Wojtyla cita tre Padri della Chiesa, San Giovanni di Sarug (morto nell’ anno 521), san Modesto di Gerusalemme (scomparso nel 634) e san Giovanni Damasceno (morto nel 704), i quali nelle loro predicazioni non ebbero timore di parlare di morte naturale della Vergine. Appare, dunque, del tutto “legittimo”, afferma Giovanni Paolo II, “rispondere affermativamente” sulla morte fisica di Maria: dal momento che “Cristo è morto, sarebbe difficile sostenere il contrario per la Madre”. “E’ vero che nella Rivelazione la morte è presentata come castigo dal peccato. Tuttavia – per il Papa – il fatto che la Chiesa proclami Maria liberata dal peccato originale per singolare privilegio divino non porta a concludere che Ella abbia ricevuto anche l’ immortalità corporale. La Madre non è superiore al Figlio, che ha assunto la morte, dandole nuovo significato e trasformandola in strumento di salvezza”. – Orazio La Rocca.

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